La chiesa dell’isola di San Servolo, che custodisce uno dei magnifici organi Nacchini di Venezia (1745), è lieta di accogliere uno degli appuntamenti musicali della XV edizione del Festival Callido Nacchini, organizzato dall’associazione Alessandro Marcello, con la direzione artistica di Niccolo’ Sari, che per tutto il mese di settembre propone una selezione dei migliori organisti europei che si esibiranno nelle maggiori chiese veneziane.

Prima del concerto, alle ore 15.30 il pubblico sarà invitato a seguire un percorso guidato alla scoperta della storia dell’isola di San Servolo, con la sua chiesa settecentesca e il Museo del Manicomio e potrà scoprire da vicino l’organo della chiesa; al termine della visita sarà eseguito il concerto “In Voce et organo” con l’organista Stefano Pellini, titolare del Duono di Modena e il basso Lorenzo Barbieri.

Il programma porta al pubblico uno spaccato di musica sacra di varie epoche, con pagine molto note e praticate, come il “Quia fecit” dal Magnificat di Bach, alternate a brani raramente proposti, come l’Ave Maris Stella di Paisiello e il Tantum Ergo di Franck: l’abbinamento dell’organo con la voce profonda del basso baritono, a differenza dell’accostamento più usuale con voci di tessitura acuta, mette in risalto sonorità inedite e a tratti sorprendenti; completa l’offerta musicale la presenza di pagine dove la musica sacra prende a prestito stilemi e moduli della musica da salotto e da teatro, come spessissimo accadeva nell’Ottocento italiano: l’acustica di San Servolo è un ottimo viatico per questo tipo di repertorio, che trova nelle sonorità dell’organo Nacchini un altrettanto interessante mezzo per stupire le orecchie dell’ascoltatore.

Questa giornata è una anticipazione alla 4^ edizione di Registri. Arti dei suoni per l’organo di San Servolo, rassegna internazionale di sperimentazioni sonore per organo ed elettronica a cura di Michele del Prete che si terrà dal 24 ottobre al 14 novembre. La rassegna è organizzata da San Servolo srl la società in house della Città metropolitana di Venezia, proprietaria dell’isola.